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jeudi 31 mars 2011

Mr.Bi: il Progetto Eco-shopping

Mr.Bi è stato lanciato lo scorso dicembre a Terni all'interno del "Progetto Eco-shopping", e ora vedrà l'appoggio anche di Cittaslow a seguito del provvedimento che a partire dal 1 gennaio 2011 vieta la commercializzazione di sacchetti non biodegradabili per l'asporto di merci.

"Eco-shopping" è dedicato alla piccola distribuzione, ancora in grado di diffondere la cultura della qualità e delle eccellenze enogastronomiche. Un elemento caratterizzante le Cittaslow italiane, che promuovono la cultura della sostenibilità con azioni normative mirate a ridurre alla fonte la produzione di rifiuti, tra cui le buste di plastica, e migliorare la qualità della raccolta differenziata della frazione organica utilizzando contenitori biodegradabili secondo gli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995 e certificati compostabili dal CIC.

Il progetto è un modello per:

Promuovere, agevolare e sostenere il progressivo adeguamento degli esercizi commerciali coinvolti al divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili per l'asporto di merci, introdotto dalla L. 27/12/1996, n° 296 (Legge Finanziaria 2007)
Diffondere l'uso degli shopper nei terrritori che sono biodegradabili e compostabili secondo la norma EN 13432, quali appunto quelli in Mater-Bi
Creare un modello esportabile in altri contesti territoriali
Promuovere la cultura ambientale dei commercianti e dei cittadini, nonché la gestione corretta e sostenibile dei rifiuti prodotti, mediante l'utilizzo di shopper biodegradabili riutilizzabili anche ai fini della raccolta differenziata
Promuovere la riduzione dei rifiuti alla fonte
L'obiettivo reale sarà anche incentivare, a medio termine, la raccolta differenziata perché attraverso il riutilizzo dello shopper biodegradabile e compostabile in Mater-Bi, sarà più facile intercettare la raccolta del rifiuto organico che rappresenta il 30-40% del rifiuto complessivo. Una soluzione in più per la riduzione della CO2 e del fenomeno del littering dovuto all'uso indiscriminato dei sacchetti di plastica che da soli rappresentano il 10% dei detriti dispersi in mare e sono i maggiori responsabili del 70% d'inquinamento da plastica rilevato nelle spiagge di tutto il mondo. Un inquinamento che compromette gravemente tutta la catena alimentare, l'ecosistema dei mari e la fertilità dei suoli (fonte: rapporto UNEP - United Nations Environment Programme 2009).

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